La nuova rotonda di via Prampolini a Monza continua a causare problemi e incidenti, con automobili che perdono il controllo e finiscono contro il muro o sulle macchine parcheggiate. La “colpa” sembra essere della rotonda storta.
Il caso è stato portato all’attenzione del Consiglio comunale dopo diversi incidenti segnalati dalla Polizia locale. Non ci sono stati feriti gravi fino ad ora, ma molte automobili, guidando ad alta velocità, sbagliano l’entrata nella rotonda e finiscono fuori strada, colpendo altre automobili in sosta o finendo direttamente sul marciapiede.
Il capogruppo di Forza Italia, Massimiliano Longo, ha segnalato il pericolo della rotonda al civico 22, portando la voce dei residenti che hanno trovato le loro auto danneggiate sotto casa e temono che possa accadere qualcosa di irreparabile.
Longo ha sottolineato che i cittadini hanno segnalato più volte al Comune la situazione, ma non sono state prese misure per risolvere il problema, come ad esempio l’installazione di dossi per rallentare il traffico. Il rischio di colpire un pedone sul marciapiede è evidente e bisogna agire prima che sia troppo tardi.
L’assessora alla Viabilità, Giada Turato, ha risposto alle accuse dicendo che il problema è stato lasciato dall’amministrazione precedente e che la Consulta aveva chiesto di non realizzare quella rotonda. Tuttavia, Turato ha ammesso che il raggio di curva è troppo pronunciato e il rischio di sbandare e finire contro le auto parcheggiate è elevato con la velocità sostenuta. Si sta cercando di capire se mettere un segnale prima dell’entrata possa essere sufficiente.
Longo ha ribattuto dicendo che quando durante la loro amministrazione vengono disegnati male gli stalli di sosta, la colpa è degli uffici, ma se la curva della rotonda è stata disegnata male, diventa colpa loro.
In conclusione, la rotonda di via Prampolini a Monza continua a essere pericolosa e causa danni alle automobili e potenzialmente anche ai pedoni. È necessario agire al più presto per risolvere il problema e garantire la sicurezza dei cittadini.