Massaggi a luci rosse: chiuso il centro proibito
Un centro massaggi, utilizzato per presunte prestazioni sessuali a pagamento, è stato sequestrato dagli agenti della polizia locale. Il proprietario del locale è un uomo cinese di 50 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione. Al posto di un centro massaggi, sono state trovate otto stanze, tutte in condizioni igieniche precarie, dove sporcizia e preservativi sparsi creavano un’immagine disgustosa. Nonostante l’ambiente malsano, molti clienti provenienti da tutta la Brianza frequentavano questa “casa chiusa” in cerca di incontri sessuali a pagamento. Gli annunci piccanti su internet e il continuo andirivieni di uomini fino a tarda notte avevano insospettito le autorità a pochi passi dal centro cittadino. Il blitz è stato effettuato l’altra sera da 14 agenti della polizia locale.
Gli agenti, coordinati direttamente dal Comandante Giovanni Dongiovanni, sono entrati compatti nel locale commerciale, che si estendeva su due piani. All’interno c’erano otto stanze dell’amore, caratterizzate da una grande sporcizia. Le lenzuola non erano usa e getta e i materassi privi di copertura, abbandonati per terra. Preservativi ovunque. Nel locale, catalogato come “centro massaggi”, erano state allestite due camere da letto per ospitare le operatrici. Durante il blitz, sono state trovate due giovani ragazze cinesi.
La polizia locale ha chiamato un interprete per poter comunicare con loro. L’irruzione è stata principalmente condotta dalle agenti: l’assistenza alle donne è stata fondamentale per procedere nel blitz e l’utilizzo di un interprete ha facilitato il dialogo. Le signore, di oltre 40 anni, “avrebbero spiegato di svolgere il loro compito senza alcuna costrizione”, spiegano dal Comando della polizia locale.
Gli agenti hanno trovato circa 900 euro in contanti, numerosi telefoni cellulari collegati a piattaforme di annunci online, gadget sessuali e medicine orientali. Tutto è stato posto sotto sequestro. Sono state riscontrate violazioni amministrative per oltre 15mila euro. L’immobile del sesso è stato confiscato.