Una triste fatalità ha portato via dagli affetti dei suoi cari il lissonese Giorgio Mariani, che mercoledì è deceduto tra le montagne che amava così tanto. Aveva 68 anni, era sposato e padre di tre figli, ed era un ex dipendente dell’Enel in pensione. Amava trascorrere il suo tempo in montagna, camminando con gli amici. Lo faceva spinto da una passione sempre soddisfatta in modo attento e scrupoloso. Mercoledì, è scivolato sull’erba bagnata ed è precipitato. Ha battuto la testa e, purtroppo, i tentativi di soccorso sono stati inutili.
Lissone piange Giorgio Mariani e la caduta in Grigna.
Si trovava in compagnia di amici nella zona della Grotta dell’Acqua Bianca, in Grigna, a Rongio, nel territorio di Mandello del Lario. Il fatto è accaduto intorno alle 11, e immediatamente è stato allertato il Soccorso Alpino. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e l’elisoccorso. Secondo quanto reso noto dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardia – Cnsas, una squadra era pronta a partire nella piazzola del centro del Bione, a supporto delle operazioni e dell’elisoccorso di Bergamo di Areu, Agenzia regionale emergenza urgenza. Nel frattempo, un’altra squadra del Cnsas si stava dirigendo verso il luogo dell’intervento. Nel frattempo, l’équipe dell’elisoccorso è arrivata sul posto. Il medico, purtroppo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso del lissonese. Dopo le autorizzazioni necessarie, la salma dell’uomo è stata trasportata a valle in camera mortuaria. Una disgrazia. Giorgio Mariani lascia una famiglia numerosa e nota in città per le attività dei fratelli nell’ambito della cartoleria all’ingrosso e al dettaglio. Nato e cresciuto a Lissone, si era trasferito a Biassono solo pochi anni fa. Era conosciuto anche per il suo aiuto nell’esperienza estiva del campeggio con la parrocchia e per la sua passione per l’apicoltura.
Lissone piange Giorgio Mariani: “Purtroppo una fatalità”.
“Il nostro Giorgio amava la montagna”, ricordano i familiari, “e anche in questa occasione si trovava insieme ad un gruppo di amici per un’escursione. È stata una fatalità, lui era sempre stato un camminatore scrupoloso, lo era di natura. Purtroppo, è scivolato sull’erba bagnata e ha battuto la testa, scivolando per alcune decine di metri. Hanno cercato di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare”. Un uomo altruista e gentile, una persona attenta al prossimo, mai fuori posto. Un carattere generoso, attento e scrupoloso, lo stesso carattere con cui affrontava la montagna e per questo la sua scomparsa rende tutto straziante. I funerali si sono celebrati sabato 28 ottobre, nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.