La cooperante bresciana Giuditta Brattini è tornata in Italia dopo aver trascorso oltre 20 anni a fianco dei palestinesi più bisognosi. Al suo arrivo all’aeroporto di Orio al Serio, è stata accolta dal marito, la figlia e la nipotina. Durante un’intervista ai giornalisti presenti, Brattini ha denunciato il costante bombardamento di scuole e ospedali nella striscia di Gaza. Ha affermato che solo ieri sono morte 40 persone, la maggioranza delle quali bambini, e ha chiesto l’intervento della comunità internazionale per fermare questa strage. Brattini ha inoltre sottolineato la mancanza di giornalisti europei e italiani nella striscia di Gaza, invitandoli a testimoniare la realtà dei fatti per smentire chi nega l’esistenza dei bombardamenti e delle vittime. La cooperante ha raccontato anche le difficoltà incontrate durante l’operazione militare, che ha causato un black out completo nella comunicazione e ha impedito ai feriti di ricevere soccorso tempestivo. Ha evidenziato che questa volta la situazione è molto peggiore rispetto alle precedenti, con oltre 1,4 milioni di sfollati, e ha espresso la sua rabbia nei confronti di una comunità internazionale che sembra non voler aprire gli occhi su quanto sta accadendo.