SARONNO – L’ex medico veterano del pronto soccorso all’ospedale di Saronno, Leonardo Cazzaniga di Rovellasca, è ancora coinvolto in numerosi processi nonostante la condanna all’ergastolo. L’ultimo episodio risale alla fine di giugno scorso, quando è stata pronunciata una condanna aggiuntiva per la morte di un suo paziente, il pensionato Domenico Brasca di 81 anni. Secondo l’accusa, Brasca sarebbe deceduto il 18 agosto 2014 a Rovello Porro poco dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Saronno e curato da Cazzaniga a causa di un mix di farmaci somministrati dal dottore. I legali di Cazzaniga hanno presentato ricorso in Cassazione riguardo a questo specifico caso, in cui il medico è stato assolto in primo grado e condannato in appello.

Cazzaniga era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia saronnese ed era stato originariamente condannato all’ergastolo per 12 omicidi, di cui 10 riguardavano i suoi pazienti (per episodi avvenuti in reparto tra il 2011 e il 2014) e gli altri due riguardavano il suocero e il marito dell’ex amante. L’accusa sostiene che il medico avesse somministrato loro farmaci che li avevano uccisi. Secondo Cazzaniga, il suo trattamento aveva l’unico scopo di alleviare le sofferenze di persone in fin di vita.

Nonostante la condanna all’ergastolo, il processo dell’ex medico non è ancora concluso a causa delle continue vicende giudiziarie che lo coinvolgono. Si tratta di un caso complesso che ha suscitato grande interesse mediatico e che ha sollevato numerose polemiche. Ora spetta alla Cassazione decidere il destino di Leonardo Cazzaniga, ma fino ad allora il suo iter giudiziario rimane aperto.

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