Il pakistano di 31 anni, Khadim Hussain, è stato estradato ieri, venerdì 22 dicembre, alle 16.30. Era accusato di aver accoltellato e ucciso il suo connazionale di 29 anni, Ahmad Sajid, domenica 17 dicembre. Hussain è stato fermato il giorno successivo, lunedì 18 dicembre, in Svizzera, su un pullman con gli abiti sporchi di sangue.
Secondo le prime ricostruzioni, Khadim Hussain potrebbe aver ucciso Ahmad Sajid durante una lite per questioni etniche. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento che i due condividevano con altri coinquilini stranieri, all’ultimo piano di una palazzina in via Pradone a Covo. Dopo aver ucciso il suo connazionale, Hussain sarebbe salito sul primo treno per Milano e da lì ha preso un autobus per la Germania. La sua fuga si è interrotta in Svizzera, dove è stato fermato dalle forze dell’ordine elvetiche durante un controllo.
Durante la pratica di estradizione, avvenuta nel settore di polizia frontiera di Como – Ponte Chiasso, sul confine italo-svizzero, all’indagato sono stati notificati sia il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Bergamo, che il sequestro di alcuni indumenti ritenuti utili alle indagini, successivamente consegnati ai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo.
Dopo le formalità di rito, il 31enne è stato trasportato nella casa circondariale di Como, dove è attualmente detenuto a disposizione della Procura della Repubblica di Como. Successivamente, verrà richiesta la convalida al Gip del Tribunale di Como, competente per territorialità alla convalida del provvedimento di fermo.