Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Milano, sottolineando che non esiste un’Emergenza Sicurezza nella città, ma piuttosto un tema. Secondo Piantedosi, la verificazione e gli accadimenti sono il passaggio che esiste tra l’emergenza e il tema, e quello che fanno le pubbliche amministrazioni. Inoltre, il ministro ha evidenziato che qui a Milano, abbiamo una percentuale quasi del 100% dell’assicurazione alla giustizia degli autori di questi reati. Ha anche ringraziato l’autorità giudiziaria, che partecipa in maniera encomiabile alla coesione interistituzionale che esiste in questa città.

Il ministro ha anche fatto una verifica delle iniziative del primo quadrimestre dell’anno nella zona della Stazione Centrale di Milano e ha confrontato i dati con quelli del 2019. Ha rivelato che i reati tipici come furti, rapine, lesioni personali e violenze sessuali, sono calati del 39% rispetto al 2019 per effetto dei servizi. Tuttavia, ha anche evidenziato che c’è un problema di percezione che non sottovalutiamo.

Il ministro ha poi sottolineato che tra Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, per quelli che sono gli incrementi di assunzioni che riguardano quest’anno, arriviamo a 430 persone, di cui metà già immesse nelle rispettive strutture. In particolare, anche il dato delle nuove immissioni al netto dei pensionamenti ci dà molta soddisfazione, perché sono oltre 250 quelli che sono in più. Ha inoltre evidenziato che quando parliamo di 430 nuove immissioni, parliamo di persone che hanno caratteristiche di grado, di età e di operatività per cui è ragionevole immaginare che ritroveremo negli scenari operativi a cui stiamo facendo riferimento.

Il ministro ha anche sottolineato che l’emarginazione è un fattore di insicurezza, riconducibile agli stranieri. Ha poi ricordato che il 32enne somalo fermato per la violenza sessuale avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 aprile in piazza Carbonari a Milano aveva il permesso di soggiorno e sottolineato anche il problema, che riguarda i minori non accompagnati, di volontà di uscita dalla rete di accoglienza. Ha spiegato che il fenomeno è molto complesso e che le condizioni di marginalità sociale alimentano il problema sicurezza. Infine, ha concluso che non basta dare accoglienza per prevenire i reati e che dobbiamo lavorare insieme per risolvere il problema.

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