Il processo riguardante la corruzione all’obitorio dell’ospedale di Saronno ha visto la scelta dei destini dei 18 imputati coinvolti nell’inchiesta della Procura di Busto Arsizio. La vicenda è stata portata davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale bustocco Veronica Giacoia, con l’Asst Valle Olona costituita parte civile tramite l’avvocato Andrea Toscani.

La vicenda risale al 2020, periodo in cui la pandemia stava colpendo duramente. Tra i coinvolti ci sono alcuni operatori di pompe funebri, dipendenti dell’ospedale saronnese che lavoravano all’obitorio, medici di base e pazienti. I reati contestati sono la corruzione, il peculato e le falsità ideologiche.

Nel processo, due medici di base hanno scelto il patteggiamento, mentre cinque dipendenti delle pompe funebri si affideranno al rito abbreviato. Per i dipendenti dell’ospedale si va verso il dibattimento. La decisione sui riti alternativi e sul rinvio a giudizio è stata rimandata all’udienza preliminare del 5 luglio.

Tra le accuse, due medici di base rilasciavano falsi certificati di malattia a dipendenti pubblici e privati per giustificare l’assenza dal lavoro, mentre un’addetta all’obitorio dell’ospedale di Saronno lavorava come impiegata nell’ambulatorio dei due medici imputati. Due dipendenti dell’obitorio sono accusati di aver sottratto materiale sanitario e di pulizia di proprietà dell’ospedale per poi cederli a terzi.

Il reato più grave riguarda quattro titolari di onoranze funebri che avrebbero pagato somme di denaro in favore di alcuni dipendenti dell’obitorio per orientare i parenti dei defunti alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazioni, effettuare trattamenti di vestizione e cosmesi sulle salme quando non previsto e violare le norme anti-contagio esponendo le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19.

La situazione è stata definita come un vero e proprio “business sui morti durante il covid”. Si parla di mazzette da 50 euro pagate per vestire i cadaveri all’obitorio di Saronno. La vicenda è molto grave e speriamo che la giustizia faccia il suo corso per punire chi ha commesso questi reati.

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