Amici di lenza da 93 anni. I pescatori Ezio e Vittorio: “La passione di una vita”
La pesca sportiva è una vera e propria meraviglia. Al Gruppo Pescatori Villasanta, fondato nel 1945 e affiliato al Coni due anni dopo, non ci sono dubbi in merito. Nonostante la crisi dell’associazionismo pescatorio causata dal calo dei tesserati, questa società brianzola continua ad essere un punto di aggregazione per amici uniti dalla stessa passione. E non a caso può contare su due veterani esperti: il presidente Vittorio Radaelli, che ha compiuto 93 anni il 12 giugno, e il socio Ezio Magni, anch’egli nato nel 1930. Magni è leggermente più giovane dell’amico Vittorio, essendo nato il 17 settembre 1930.
Le due lenze villasantesi hanno lavorato come aggiustatori meccanici di presse ed elettrauti. Ma per entrambi la pesca sportiva è sempre stata qualcosa di più di un semplice passatempo. Entrambi sono iscritti al Gruppo Pescatori Villasanta sin dalla fondazione. Hanno quindi avuto la possibilità di vivere escursioni di pesca proprio nelle loro zone limitrofe: i viaggi erano brevi, ma le catture numerose. I pescatori del primo Dopoguerra, temprati dalle difficoltà del conflitto, avevano una grande capacità di adattamento. I luoghi di pesca venivano raggiunti in bicicletta. Le mete tradizionali erano l’Adda, il lago d’Oggiono, il Lambro e le rogge brianzole.
“Un classico”, spiega Umberto Radaelli, tesoriere della società e amico di Vittorio ed Ezio, “era la pescata al lago d’Oggiono. Il sabato era la prima giornata dedicata alla pesca. All’epoca non c’erano i frigoriferi portatili. Le prede catturate, soprattutto scardole, triotti, codarosse, gobbi, trotti e alborelle, finivano in un cestino di vimini foderato con delle foglie. Era un trucco che permetteva di conservare il pesce. La sera i pescatori si rifocillavano in una cascina vicina al lago, dove dormivano sistemati tra il fieno. La domenica mattina erano pronti per ricominciare a pescare”.
Le canne venivano realizzate artigianalmente in bambù. Oggi, per i pescatori abituati a destreggiarsi tra sofisticate attrezzature, canne ultraleggere e lenze sottilissime, sembrano strumenti impensabili. Vittorio ed Ezio, entrambi appassionati di gare di pesca, hanno pescato insieme per decenni. Negli ultimi tempi, vista l’età avanzata, hanno una visione meno operativa della pesca. Ezio ha partecipato regolarmente ai campionati sociali fino all’età di 89 anni. “Vittorio”, precisa Umberto Radaelli, “ha continuato ad andare a pescare regolarmente fino a un paio d’anni fa. Ha smesso anche perché il suo negozio di riferimento a Biassono ha chiuso. Si è quindi trovato in difficoltà per il rifornimento di esche. Ma entrambi sono sempre iscritti alla società e alla Federazione italiana pesca sportiva”. “La passione per la pesca”, ammettono i due amici, “è una passione che dura per tutta la vita. Certo, ora la pesca agonistica ha raggiunto costi elevati. Ma quella amatoriale avrà sempre i suoi estimatori”.