Monza – A Monza, è iniziata una vera e propria ricerca della strada più libera per entrare ed uscire dalla città. La chiusura di viale Campania, in entrambe le direzioni tra via Philips e la rotonda di San Fruttuoso, a seguito del crollo di un tratto del sistema fognario, ha paralizzato la circolazione stradale, con conseguenze su tutte le vie periferiche della città, non sempre adatte al traffico veloce di transito. Gli unici fortunati sono coloro che vivono a San Rocco, ma senza spostarsi.
“A San Rocco si vive bene. Non c’è traffico in uscita da viale delle Industrie o da via Marconi, ma Monza è divisa in due – ammette Carlo Drago, residente nella zona – il traffico di viale Campania si riversa sul quartiere San Giuseppe e verso il centro”. I residenti delle vie Guerrazzi, Silva e Lucania se ne accorgono. “In questi giorni – fa notare Michele Quitadamo – dal balcone di casa si vede una lunga fila di auto che si estende da metà via Guerrazzi, fino dopo la chiesa, all’inizio di via Silva, verso il centro socio-educativo e fino all’incrocio di corso Milano. Il peggio è stato lunedì, quando il serpente di auto partiva da viale Romagna. Poi sono stati allungati i tempi di verde al semaforo tra via Guerrazzi e corso Milano e la situazione è leggermente migliorata. Durante le ore di punta, la Polizia locale fa passare indipendentemente dal colore del semaforo. Ma non vorremmo che una volta calata l’attenzione mediatica, il quartiere venga abbandonato al suo destino, intrappolato nel traffico”.
L’enorme concentrazione di auto, soprattutto al mattino e alla sera, rende l’aria irrespirabile. L’odore dei gas di scarico arriva fino ai piani alti degli appartamenti. Quitadamo propone l’installazione di una centralina mobile per il rilevamento del PM10 e dei principali inquinanti. “Non è stata organizzata una soluzione di sistema – afferma – date le circostanze, l’amministrazione comunale ha la possibilità di adottare una determina urgente di pubblica utilità, chiedendo ai proprietari della zona agricola adiacente a viale Campania di creare una strada temporanea che passi per i campi. Dopotutto, il sindaco, in qualità di autorità sanitaria comunale, è il primo responsabile della salute dei cittadini”.
La situazione non è migliore per coloro che vivono nelle vie laterali del quartiere. “Da via Trasimeno – dice un altro residente – quando torno dal lavoro, provenendo da Lambrate, l’uscita dalla tangenziale nord su viale Campania è bloccata”. Tutto il traffico è stato deviato su viale Romagna e sulle vie più piccole che, tra semafori, rallentamenti e strisce pedonali, non sono adatte al traffico di attraversamento. In via Trasimeno, non passa nessuno, sembra di essere tornati al periodo del Covid, ma si lamentano coloro che hanno un’attività commerciale: il distributore di benzina di viale Campania lavora poco o niente.
Lo stesso vale per il ristorante loungebar Seta, in viale Campania, appena aperto. “Le colazioni sono azzerate – afferma il proprietario Luca Russo – a pranzo abbiamo perso il 30% dei nostri clienti, perché anche da via Borgazzi devono fare un giro fino a corso Milano per venire qui. Ieri sera a cena avevamo solo due persone, viale Campania era deserta. Per questo motivo ho scritto una mail al sindaco chiedendo di aprire temporaneamente il parcheggio privato di via Philips che si trova di fronte a noi”. Si tratta di un’area privata, quindi l’amministrazione dovrebbe stipulare un accordo per una sorta di servitù di passaggio temporanea, per ragioni di pubblica utilità. Nelle stesse condizioni si trovano la stazione di servizio Eni, il bar tabacchi, il ristorante Garden, la stazione di servizio Tamoil e il lavaggio auto. La soluzione proposta di passare per viale Romagna devia il traffico verso via Cavallotti, intasando le vie periferiche di Triante.
La situazione non è migliore per chi arriva da Sant’Albino: “Arrivando da viale delle Industrie e svoltando a sinistra verso San Fruttuoso e Villa Reale – racconta Giorgio Riva, residente a Sant’Albino – il traffico è bloccato, quindi per andare verso la Brianza si devia su corso Milano, verso il rondò dei pini”. Tutti cercano scorciatoie utilizzando le vie laterali, mandando il traffico verso le vie periferiche, fino ad assediare San Biagio.