Immagini scioccanti sono arrivate dal tribunale di Budapest, che riguardano Ilaria Salis, una maestra brianzola attualmente detenuta in Ungheria da un anno per un presunto attacco contro due persone appartenenti all’estrema destra. La donna è stata legata mani e piedi con catene, come se fosse un animale.
Ilaria Salis ha 39 anni ed è un’insegnante di Monza. È stata arrestata un anno fa a Budapest perché avrebbe partecipato all’aggressione di un gruppo di neonazisti durante il Giorno dell’Onore, una manifestazione che riunisce estremisti di destra nella capitale ungherese per ricordare il battaglione nazista che ha cercato di combattere l’invasione dell’Armata Rossa.
Secondo le autorità ungheresi, Ilaria Salis faceva parte del commando che ha attaccato un gruppo di manifestanti. Per questo motivo, è stata immediatamente arrestata e da un anno è vittima di comportamenti deplorevoli in carcere. D’altra parte, la sua difesa sostiene che non ci sono prove che la donna abbia fatto parte del gruppo.
Ora Ilaria rischia 11 anni di carcere e ieri, durante la sua prima comparizione in tribunale, ha scosso l’opinione pubblica per il modo in cui è stata trattata davanti ai giudici, legata mani e piedi con grandi catene di ferro. Suo padre, che è stato ignorato sia dalle autorità italiane che da quelle ungheresi, ha nuovamente chiesto l’intervento della comunità internazionale per aiutare sua figlia.
Coloro che la difendono sostengono che Ilaria potrebbe non essere stata nemmeno sul luogo dell’aggressione o che, comunque, anche se fosse stata presente, non avrebbe mai attaccato il gruppo neonazista. Il suo avvocato, Gyorgy Magyar, è molto noto in Ungheria per il suo impegno nella difesa dei diritti umani.
Ora tocca alla diplomazia italiana cercare di risolvere questa questione, prima che Ilaria Salis diventi un’icona, come il povero Giulio Regeni.