Scontri e arresti dopo la partita Inter-Juventus
Dopo la partita tra Inter e Juventus, si sono verificati scontri tra i tifosi nerazzurri e le forze dell’ordine. Cinquanta tifosi interisti sono stati accompagnati in questura, due di loro sono stati arrestati e altri 48 sono stati denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. I tifosi interisti hanno lanciato bombe carta verso i mezzi delle forze dell’ordine e i pullman dei tifosi juventini, causando danni a un veicolo della polizia. Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso un Daspo per tutti i 50 tifosi interisti coinvolti.
Già dalla mattinata, il servizio di ordine pubblico era in funzione per garantire la sicurezza durante la partita. Sono state adottate misure di bonifica dello stadio Meazza, controllo dei pullman delle squadre, sorveglianza delle stazioni ferroviarie e della barriera autostradale di Milano Ghisolfa in occasione dell’arrivo dei tifosi ospiti. La sala operativa della Questura ha coordinato tutte queste operazioni, mentre la gestione della viabilità è stata organizzata per far fronte anche all’assemblea sindacale del personale della Polizia Locale.
Durante la partita, la polizia ha identificato 18 tifosi juventini che avevano lanciato un petardo sotto il pullman di un Inter Club che trasportava i tifosi nerazzurri a San Siro. Inoltre, durante i controlli, è stato trovato un tifoso bianconero di 21 anni in possesso di un fumogeno, che è stato denunciato e allontanato dallo stadio con un Daspo di un anno. Circa 60 tifosi juventini sono stati allontanati dallo stadio perché si sono presentati ai tornelli senza biglietto.
Questi episodi di violenza e vandalismo sono purtroppo sempre più frequenti negli stadi di calcio. È necessario che le autorità e le società sportive prendano provvedimenti per garantire la sicurezza di tutti i tifosi e evitare che queste situazioni si ripetano. Solo così sarà possibile godersi una partita di calcio in un clima di serenità e divertimento.
