Un matrimonio celebrato nel Comune di Varese ha destato scalpore pochi giorni fa, quando gli sposi si sono affacciati dal balcone facendo il saluto romano agli invitati che hanno risposto con il braccio teso. L’accaduto è stato segnalato dall’ANPI del capoluogo, che ha immediatamente richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura.

Secondo quanto riferito dal presidente nazionale dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, il capo dell’associazione neonazista “Do.Ra.” avrebbe officiato il matrimonio di un membro del gruppo con una signora. Subito dopo la cerimonia, dal balcone di Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, lo sposo, accompagnato dalla consorte, ha salutato romanamente gli invitati, che hanno risposto con altrettanti saluti romani, tutti rigorosamente vestiti di nero.

La situazione ha suscitato indignazione e preoccupazione, poiché non solo si tratta di un gesto che richiama simbologie e ideologie fasciste, ma anche perché la cerimonia è stata celebrata in un luogo istituzionale. L’ANPI ha sottolineato che oltre alle leggi vigenti, esiste un limite alla decenza costituzionale che sembra essere stato ampiamente superato.

L’episodio ha sollevato un dibattito sulla necessità di rafforzare la lotta contro il razzismo e il neo-fascismo, soprattutto considerando che tali ideologie sembrano trovare ancora spazio nella società. È fondamentale che le istituzioni e la magistratura si occupino di questo caso, per garantire che simili manifestazioni non vengano tollerate e che si promuova una società inclusiva e rispettosa dei diritti umani.

Inoltre, è importante che la cittadinanza si mobiliti contro queste manifestazioni, denunciando episodi simili e promuovendo valori di tolleranza, solidarietà e uguaglianza. Solo attraverso l’impegno di tutti sarà possibile contrastare e sradicare queste ideologie che minano la nostra convivenza pacifica e democratica.

Il matrimonio celebrato a Varese rimarrà un episodio triste e preoccupante nella storia della città, ma può anche essere un punto di partenza per rafforzare la consapevolezza e l’impegno nella lotta contro il fascismo e ogni forma di discriminazione. È fondamentale che la società nel suo insieme si unisca per promuovere una cultura di pace, rispetto reciproco e uguaglianza, affinché episodi come questi non si ripetano e il passato oscuro non si riaffacci nelle nostre vite.

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