Incubo traffico: il futuro del traffico pesante sul lago di Como

Il traffico pesante sul lago di Como sembra destinato ad aumentare, soprattutto dalla zona di Colonno verso Argegno. I camion della variante rappresentano un vero problema per il traffico sulla Regina nei prossimi anni, soprattutto durante le stagioni turistiche, che durano circa nove o dieci mesi.

Anche ieri è stata testimoniata la difficile convivenza tra i mezzi di cantiere e il traffico ordinario. Il caos è iniziato fin dalle 6:30 del mattino, prima ancora dell’inizio delle attività dei movieri. I tempi di percorrenza si sono accumulati fino a tre quarti d’ora per pochi chilometri.

Durante un tavolo istituzionale, il responsabile della Struttura Territoriale Anas Lombardia, Nicola Prisco, ha delineato cosa accadrà entro la fine dell’anno in corrispondenza dei due portali della variante della Tremezzina, in particolare quello di Colonno. Si prevedono numeri significativi, considerando che a partire da fine agosto potrebbero transitare fino a 100 camion al giorno dal portale di Colonno verso sud, attraverso il “nodo” di Argegno.

Fino alla fine di marzo, transiteranno verso nord, attraverso le strettoie compresa quella di Gravedona, 60 camion al giorno. È importante ricordare che ogni camion effettua due viaggi giornalieri, generando problemi legati alla velocità con cui attraversano le strettoie e i centri abitati. Fino al 24 marzo, il prefetto Andrea Polichetti ha concesso il transito dei mezzi della variante anche nei giorni festivi.

Da aprile a giugno, esaurito il “bonus” di Tirano, i mezzi pesanti che transiteranno verso nord saranno non più di una decina, che porteranno materiale al servizio del cantiere. Da luglio in poi, sempre verso nord, i camion diventeranno una quindicina. L’attenzione si sposterà inevitabilmente verso sud e in particolare al “nodo” di Argegno.

A partire da fine marzo, se le condizioni relative agli idrocarburi lo permetteranno, i camion che lasceranno il portale di Colonno in direzione sud, attraversando le Camogge, Argegno e così via fino alle cave a sud di Como, passeranno da 10 a 80 mezzi al giorno.

Di questi camion, alcuni saranno adibiti al trasporto dei materiali di scavo, altri al trasporto del calcestruzzo e del materiale da utilizzare in cantiere. L’aumento del traffico verso Como avrà il suo picco durante l’inizio della stagione turistica.

Di fronte a questi numeri, è necessario adottare misure adeguate. Anas sta lavorando per riproporre l’ordinanza relativa al senso unico per i bus turistici e al divieto diurno di transito dei mezzi pesanti, tenendo come riferimento gli 11 metri di lunghezza.

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