L’Emilia Romagna continua ad essere devastata dalle alluvioni che hanno causato la morte di 14 persone e costretto all’evacuazione di oltre 36mila persone. Numerose città sono ancora bloccate nelle loro abitazioni e le frane e le esondazioni hanno distrutto strade e ponti, mettendo in ginocchio l’intera regione. Fortunatamente, ci sono stati numerosi volontari e operatori che hanno deciso di recarsi sul posto per aiutare la popolazione e ripristinare i danni causati dalle alluvioni.
Tra questi ci sono stati i Vigili del Fuoco di Brescia, i pompieri volontari di Chiari e alcuni uomini della Protezione civile di Palazzolo e Calcinato che hanno lavorato duramente per tre giorni per portare in salvo gli sfollati. I Vigili del Fuoco Volontari di Chiari sono partiti venerdì sera alla volta di Lugo di Ravenna, una delle aree più colpite dall’alluvione. Una volta arrivati sul posto, si sono subito messi all’opera con l’autopompa per svuotare cantine e seminterrati dall’acqua che ha allagato intere abitazioni.
L’operazione dei volontari di Chiari si è unita a quella dei volontari della Prociv, partiti giovedì per Imola e rientrati ieri dopo essersi dati il cambio con altre squadre, e al supporto del Vigili del Fuoco di Brescia. Questi ultimi sono intervenuti sempre in provincia di Ravenna per ripristinare la viabilità sulla strada di accesso al Passo del Prugno nel comune di Casole Valsenio con due macchine movimento terra e un autocarro 4 assi per il trasporto dei detriti.
La situazione in Emilia Romagna rimane critica e le operazioni di soccorso sono ancora in corso. Tuttavia, l’impegno dei volontari e degli operatori che si sono recati sul posto è stato fondamentale per aiutare la popolazione e ripristinare la normalità nella regione.