San Pellegrino Terme si è svegliata questa mattina con una brutta sorpresa: delle scritte rosse sono comparse sui muri del cimitero monumentale del paese della Val Brembana. Questo atto vandalico è stato rivendicato dai no vax, che hanno scritto frasi come «Acquaroli non ha avuto giustizia. Non un malore. Vax = morte, Vax = malori letali». Questa frase principale è stata accompagnata da altre scritte come «salvate i bambini» e «non da malore, ma da vax ucciso», e dalla famosa V cerchiata che ormai è diventata il simbolo di questo gruppo.
Le scritte fanno riferimento a Dario Acquaroli, il campione di mountain-bike di San Pellegrino, morto a 48 anni per un malore lo scorso giorno di Pasqua. Le frasi, il luogo scelto e la tipologia di riferimenti ricordano quelle del raid al cimitero di Bolgare, del dicembre 2022, in riferimento alla improvvisa scomparsa dell’assessore 34enne Daniel Dossena.
Il comune di San Pellegrino, che già aveva subito questo tipo di raid al piazzale del mercato, ha presentato denuncia ai carabinieri contro ignoti. Saranno verificate le immagini delle telecamere presenti nei pressi dell’incrocio semaforico e poco prima di arrivare al cimitero. È importante condannare questi atti vandalici e violenti, che non hanno nulla a che fare con il diritto alla libertà di espressione. La salute pubblica è un bene comune che va tutelato e difeso, e la scelta di vaccinarsi è un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri. Non c’è spazio per la disinformazione e la propaganda, ma solo per la scienza e la solidarietà.