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Un incendio ha colpito un appartamento a Varese, ma non è quello di via Veratti come erroneamente riportato. Si tratta invece di un edificio situato in via Robbioni. Il responsabile dell’incendio, un uomo di 50 anni, ha ammesso di aver appiccato il fuoco, ma ha anche chiuso il gas prima di farlo, dimostrando così di non voler fare del male a nessuno. Tuttavia, la palazzina rischiava di esplodere a causa delle fiamme.

Le indagini hanno portato a ipotizzare un possibile deficit psichico dell’uomo, non diagnosticato in passato. Per questo motivo, potrebbe essere necessaria una perizia psichiatrica per comprendere meglio la situazione.

L’appartamento incendiato faceva parte di un progetto di sostegno abitativo per persone in difficoltà, ma la Regione Lombardia ha deciso di cancellare questa tipologia di alloggi. Il 50enne, che non aveva più diritto a rimanere lì dopo il trasferimento della madre in una struttura di sostegno, potrebbe aver appiccato il fuoco come atto di vendetta per lo sfratto subito.

In ogni caso, è importante considerare la fragilità mentale del soggetto coinvolto e cercare di aiutarlo nel miglior modo possibile. Una perizia psichiatrica potrebbe essere fondamentale per individuare le migliori soluzioni per lui.

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