Richiesta di revisione: un testimone tunisino potrebbe ribaltare la condanna per la strage di Erba

Lunedì 15 gennaio 2024

Un ex carabiniere e uno spacciatore sono i principali testimoni che potrebbero fornire le “nuove prove” per riaprire il caso e ribaltare la condanna all’ergastolo dei due vicini di casa di Raffaella Castagna. Di Giovanni Tartaglia, ex maresciallo dei carabinieri, finito in carcere per reati compiuti con la divisa addosso, aveva già conosciuto Olindo Romano durante la sua detenzione. Ma nella richiesta di revisione del caso, si fa anche riferimento ad Abdi Kais Ben Houcine, un tunisino di 42 anni, uno dei nove nordafricani arrestati con Azouz Marzouk pochi mesi dopo la strage di via Diaz per spaccio di droga.

Il nuovo testimone dovrebbe raccontare che il gruppo di Azouz nascondeva la droga in vari luoghi, tra cui il condominio di Erba e un bosco vicino a Merone. Inizialmente, la droga veniva nascosta all’interno del condominio di via Diaz, ma poi veniva spostata alla scuola di Erba. Secondo la difesa dei coniugi Romano, Abdi Kais sarebbe un testimone importante per supportare la pista della vendetta nel mondo della droga come movente della strage. Tuttavia, si dimentica di menzionare due fatti importanti: Kais era in carcere durante la strage e non ha potuto vedere o parlare con Azouz per due anni. Inoltre, durante l’indagine sulla strage, è emerso che Kais non ha mai abitato realmente in via Diaz.

In conclusione, la difesa cerca di dimostrare che i carabinieri e la magistratura avrebbero manipolato le prove, creato macchie di sangue artificiali, estorto confessioni da indagati suggestionabili e inculcato falsi ricordi a un testimone. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa richiesta di revisione e se i nuovi testimoni riusciranno a ribaltare la condanna dei coniugi Romano.

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