Il verde urbano di Milano continua a essere minacciato dall’abbattimento di alberi storici, suscitando indignazione tra i cittadini e polemiche con le autorità locali. L’ultimo caso riguarda il Giardino di via Scaldasole, dove sono stati rimossi diversi alberi, alcuni dei quali considerati veri e propri monumenti verdi.

I residenti della zona non hanno nascosto il loro sdegno per questa decisione, sottolineando l’importanza storica e ambientale delle piante abbattute. Alcuni cittadini hanno raccontato storie di affetto e cura per gli alberi, come nel caso di Luca Greco, che aveva piantato personalmente gli alberi anni fa e ora teme che il suo angolo di paradiso possa essere rovinato.

Milano, purtroppo, è stata teatro di diversi episodi simili negli ultimi anni, con la scomparsa di alberi storici a causa di progetti urbanistici e di ristrutturazione. Le proteste dei cittadini, però, sembrano spesso cadere nel vuoto di fronte alle decisioni delle istituzioni.

Le autorità locali difendono le operazioni di abbattimento come necessarie per la sicurezza e il miglioramento delle infrastrutture, ma per i milanesi la perdita del verde urbano rappresenta un danno irreparabile, sia per la qualità della vita che per il patrimonio storico della città.

La trasparenza nelle decisioni e un maggiore impegno nella tutela del verde urbano sono le richieste che emergono dalle proteste dei cittadini. Proposte di piantumazione e di creazione di nuove aree verdi non sembrano essere sufficienti a compensare la perdita di alberi che hanno segnato la storia della città.

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